Via Cicerone, 25 - 00058 Santa Marinella (RM)     |     protocollosantamarinella@postecert.it     |     0766 52811

25 APRILE 2024 - 79° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D'ITALIA

Giovedì 25 Aprile 2024

CELEBRAZIONE DELLA RICORRENZA DELL’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA - 25 APRILE 2024

79° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

FESTA NAZIONALE

 

CELEBRAZIONE

PARCO DELLA RESISTENZA

Via Aurelio Saffi

  • Ore 10:00 Schieramento
  • Ore 10:10 Celebrazione
  • Deposito di una corona d'alloro a suffragio dei Caduti di tutte le guerre

Accompagnamento della Banda comunale "Uniti per la Musica Santa Marinella"

IL SINDACO Avv. Pietro Tidei

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

 


         Pregiatissime Autorità, civili, militari e religiose,

nonché stimate associazioni di volontariato del territorio, tutte

questo particolare momento storico di guerre che stiamo vivendo ci impone una maggior consapevolezza nel ritrovarci in questo luogo per ricordare il sacrificio di quegli italiani che hanno resistito alla violenza per la libertà.

Per non dimenticare quanto importante sia rendere vivo il ricordo della sofferenza di chi ha lottato per la pace e soprattutto per la democrazia.

La lotta partigiana è stata la premessa dolorosa ma indispensabile per la nascita della democrazia e della nostra costituzione che afferma principi universali come il ripudio la guerra come forma di risoluzione delle controversie fra le nazioni, la parità di diritti fra uomini e donne, il diritto al lavoro, la libertà di culto religioso ed è fondamentale, anche se oggi pochi giovani sono presenti, tornare a casa e raccontare ai nostri figli e ai nostri nipoti cosa sia successo il 25 aprile 1945, all’esito della lotta partigiana alla dittatura fascista, perché se fino a pochi anni fa era facile avere un nonno testimone diretto di quegli avvenimenti, ora anche gli ultimi partigiani ci stanno lasciando: «Ciò rischia di collocare quei fatti e quei concetti sempre più lontano dal vissuto e dalla quotidianità dei bambini di oggi; parlarne è sufficiente per riportare questa memoria nell'immaginario dei più piccoli, che rappresentano il nostro futuro, come noi tutti lo abbiamo rappresentato negli anni, difendendo i principi democratici fondanti della nostra Carta Costituzionale.

Non bisogna dimenticare, non bisogna nemmeno idealizzare. Bisogna semplicemente studiare i fatti, la storia, le testimonianze di chi ha vissuto quelle giornate ed in questo un ruolo fondamentale è svolto dalle Istituzioni, dalla scuola, dalla Stampa, dal Cinema, dalla Televisione, dal mondo oramai irrefrenabile dei social network … e con questo mi riferisco alla questione della presunta censura dello scrittore Antonio Scurati che, in un lungo monologo, racconta le stragi più efferate. Si legge tra le sue righe:

 “ Ed eccole, dunque, queste stragi, le più efferate: «Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista”

In un anno in cui si celebra anche l’anniversario della morte di Giacomo Matteotti, che ha pagato con la vita l’essersi opposto alle politiche mussoliniane che hanno poi portato all’instaurazione della dittatura, non possiamo non raccogliere e mantenere viva la sua eredità politica e morale che tanto ha significato innanzitutto per la lotta della Resistenza.

Ecco dunque è necessario prendere coscienza del fatto che questi racconti, che sembrano cosi lontani, in realtà si stanno riproponendo davanti ai nostri occhi con un livello di efferatezza di gran lunga superiore, in considerazione delle potenzialità che negli anni la tecnologia militare e digitale hanno sviluppato.

Interi popoli sono dilaniati dalla guerra in nome della libertà di culto, di territorio, di cittadinanza. Dall’altra parte del mondo come nell’Europa stessa, ancora popoli che combattono per la loro identità e la loro esistenza libera.

Santa Marinella ha il privilegio di poter festeggiare in modo particolare quest’anno anche i centocinquanta anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e i cinquanta dalla prima trasmissione radio, che proprio nella nostra città ha avuto luogo e che tanta parte ha avuto anche per la diffusione del libero pensiero durante e dopo la seconda guerra mondiale. Prendiamo anche questo anniversario come un ulteriore segno che deve spingerci ad impegnarci e lottare perché le libertà e l’assetto democratico del nostro stato, così come la nostra Costituzione, siano al sicuro da qualunque possibile revisione, e perché a questa ricorrenza non vengano negati dalle istituzioni l’importanza e lo spazio, anche politico, che essa merita.

Ecco dunque, voglio concludere evidenziando che, anche se in molti sottolineano che il 25 aprile deve diventare l’occasione per mettere al centro i temi più svariati, per quanto fondamentali, come la pace, la violenza di genere, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, l’immigrazione, oggi, prioritariamente, ci troviamo di nuovo costretti a fare enormi passi indietro, a riconoscere la centralità del tema della Libertà e della Democrazia, messe a repentaglio dai Governi stessi, almeno per quello che stiamo assistendo quotidianamente.

Rivolgo un sentito ringraziamento a tutte le persone presenti oggi che con il loro contributo continuo difendono i nostri valori democratici trasmettendoli alla future generazioni affinchè si insegni che “ se vuoi la pace, devi preparare la pace e non la guerra”

Viva l’Italia

Viva Santa Marinella

Viva la Democrazia e la Libertà

Santa Marinella, 25 Aprile 2024    Il Sindaco  Pietro Tidei